venerdì 27 aprile 2007

BREVE STORIA DEI CAVALIERI TEMPLARI



BREVE STORIA DEI CAVALIERI TEMPLARI


Grandi misteri avvolgono la storia dell'Ordine dei
Templari, l’idea templare rivolta a dare vita ad una federazione di
Stati europei destinata a stringere vincoli di fratellanza con gli
altri popoli del mediterraneo.
E’ pensabile che proprio dall'essere giunti molto vicini al
compimento di un'opera così grandiosa sia derivata la rovina dei
templari, molto più che dalle ragioni riportate dalla storia,
quali Filippo il Bello, re di Francia, che si appropriò dei loro beni.
Molte ipotesi sono state formulate per tentare di comprendere come
potessero essere giunti ad una concezione così avanzata del rapporto tra i
popoli, così tollerante nei confronti di ogni credo, questi irriducibili
guerrieri, che tra i crociati si erano sempre distinti per la loro
spietata determinazione in battaglia.
Questa loro permanenza ininterrotta tra i musulmani permise con ogni
probabilità ai templari di amalgamarsi a tal punto nella civiltà orientale
da intrecciare veri e propri scambi culturali,con gli islamici.
Sotto il profilo religioso, infatti, i templari erano di vocazione
giovannita, cioè cultori e interpreti del più ermetico dei quattro
Vangeli, propensi a una lettura più simbolica che letteraria delle verità
della fede.
L’organizzazione guerriera del Tempio non venne mai meno al suo ruolo, che
imponeva a ciascun cavaliere una disciplina disumana e una spietata fermezza
di fronte all’aversario.
Si può ben dire che mai nessun ordine cavalleresco sia stato così ricco e
potente quanto lo fu quello del Tempio agli inizi del '300.
La neutralizzazione completa dei templari si compì nel giro di una notte,
grazie a uno scaltro colpo di mano dei servizi segreti francesi, che con un
pretesto fiscale s'introdussero nelle sedi del Tempio contemporaneamente
da un capo all'altro della Francia. Ciascun cavaliere si
lasciò arrestare senza opporre resistenza, sicuro di poter contare sulla
forza occulta ed invincibile degli altri confratelli, non immaginando che
in quella stessa notte del 13 ottobre 1307 venivano anch'essi arrestati.
Seguirono anni di persecuzioni e di roghi, nel 1312 una bolla
papale (Clemente v), in tutto e per tutto sottomesso alla volontà
di Filippo Iv, ratificò lo scioglimento del Tempio.
Due anni dopo gli ultimi templari andavano al rogo con il gran maestro
Jacques de Molay, maledicendo Filippo, Clemente e il consigliere regio
Nogaret, artefice ed esecutore del piano. Tutti e tre li seguirono nella
morte entro un anno.
Erano passati meno di due secoli dalla costituzione dell’Ordine, fondato
nel 1118 a Gerusalemme da otto cavalieri, guidati dal francese Ugo de
Payns, che si erano presentati al Re Baldovino cavalcando in due il
medesimo cavallo.
Si sono formulate le ipotesi più varie sul significato di questa immagine,
riprodotta sui sigilli dell’Ordine. Per alcuni raffigura la povertà cui
erano votati questi monaci soldati; per altri si riferisce a più
sofisticate tecniche di combattimento e di marcia. Ma la chiave vera, con
ogni probabilità, ha una valenza esoterica più complessa.
I cavalieri furono accolti con ogni riguardo dal re Baldovino, grazie
anche all’avallo del Patriarca di Gerusalemme Guarimondo, ed alloggiati
nei locali ricavati dalle rovine del Tempio di Salomone. Per cui furono
detti Templari.
Il concilio di Troyes (1128) segnò la data del riconoscimento dell'Ordine,
divenuto agguerrita milizia, da parte del pontefice Onorio II, che lo
ricoprì di privilegi. Bernardo di Chiaravalle fissò poi la regola di
questa cavalleria, stabilendo che i suoi membri non avessero nulla di
proprio.
Il rogo dèl 1314 non segna la fine dell'avventura templare, ma solo
l'inizio della loro diaspora. I templari escono dalla storia ed entrano
nella leggenda, inserendosi in altri ordini o mimetizzandosi nell'area
dell'esoterismo più occulto. Segni del loro passaggio si ritrovano nelle
compagnie iniziatiche più disparate. dai rosacroce ai "fedeli d'amore",
cui lo stesso Dante appartenne. Tracce del templarismo sono riscontrabili
anche nei rituali massonici, e c'è chi sostiene che l'attuale "rito

scozzese antico e accettato" sia scaturito dall'esodo degli ultimi
templari in Scozia, dove ricomposero segretamente le fila della loro
società.

ED E' SULLA SCIA DI QUESTA TRADIZIONE E CULTURA CHE NASCE OGGI
L'ORDINE ORTODOSSO DEGLI ODIERNI CAVALIERI TEMPLARI

PER VOLONTA' DEL SUPREMO E NEL RISPETTO DELL'UOMO

Gran Maestro Leonardo B. Romano

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