venerdì 27 aprile 2007

CAVALIERI TEMPLARE OGGI PERCHE' ? 1^ PARTE



18 MARZO 1314
La data in cui si estingue l’Ordine dei Cavalieri Templari con la messa al rogo dell’ultimo Gran Maestro Giacomo di Molay.
18 MARZO 2004
18° giorno del 3° mese del 690° anno della messa al rogo del G.M. Giacomo di Molay, il Nocchiere del Capitolo Generale decreta la nomina a Gran Maestro di Leonardo B. Romano e nasce cosi’ :

l’ “Ordine Ortodosso degli Odierni Cavalieri Templari”.

O.O.d.O.C.T.
Ordine Ortodosso degli Odierni Cavalieri Templari
Commanderia Generale
G. M. Leonardo B. Romano
COMUNICATO DELLA COMMANDERIA GENERALE RIVOLTO AI PROFANI E AGLI ASPIRANTI CAVALIERI
Cavalieri Templari Oggi, perché?
Questa è la domanda che molti si porranno e ci porranno, e noi odierni Cavalieri Templari dobbiamo dare risposte esaustive e convincenti.E' molto semplice, facile e poco impegnativo definirsi "Cavalieri Templari" appoggiandosi alla storia e alle leggende dei mitici cavalieri che fecero le crociate.
E' comodo fare riferimento ai nove Cavalieri che partirono per la Terra Santa e iniziarono l'impresa.
Definirsi discendenti di quei mitici personaggi è una presunzione che oggi non ha alcun fondamento, non vi sono più i presupposti per definirsi cavalieri eredi di quelle motivazioni che spinte da ragioni politiche e religiose, indussero a intraprendere quelle imprese titaniche così piene di spinte endogene da caratterizzare un'epoca che a tutt'oggi non si riesce a discernere i fatti storici dai fatti leggendari e così pieni di mistero da indurre e affascinare miriadi di scrittori a versare fiumi di inchiostro sull'argomento.
Quello che è stato scritto, che si potrà ancora scrivere sui "Cavalieri Templari" a Noi odierni Cavalieri Templari, che ci consideriamo soltanto ed esclusivamente acquisitori di loro alcuni basilari principi e regole, ci può interessare come fatto storico e non di appartenenza.
Noi ci rifaremo, poichè ci identifichiamo ai Cavalieri Templari scampati alla persecuzione, ai loro nuovi principi di essere Cavalieri Templari e cercheremo con tutti i nostri mezzi di mettere in atto tali principi in seno a questa società di oggi.
Chi ignora la storia è condannato a ripeterla.Georg W. F. Hegel
Nel terzo millennio l'esoterismo, anche se siamo immersi in un universo razionalizzato e tecnologicamente avanzato, occupa uno spazio ampio e prestigioso.
E chi meglio dei Cavalieri Templari, in questi sette secoli, è stato in grado di trasmetterci un bagaglio così ampio di cultura ed esperienze esoteriche.
Chi si accosta all'esoterismo, che è un sapere complesso, è indotto a riflettere sull'unità e sulla coerenza di questo sapere, poichè le vie per accedervi (sul piano storico, metodologico, sematico…) sono infinite, ma in ciascuna di esse si intravede l'espressione peculiare di una vocazione all'universale.
La scienza esoterica è orientata verso il sacro, ingloba i messaggi delle mitologie, dei testi sacri, delle religioni e delle rivelazioni.Comprende i più svariati aspetti della ricerca metafisica e della individuazione interiore.
I concetti come karma, chakcra, mandala, cabala, gerarchia…hanno un significato ed un'origine storica ben delineata, ma che nell'esoterismo vengono utilizzati anche al di fuori e al di là della Tradizione che li ha generati.
Prima di intraprendere il nostro cammino esoterico è indispensabile soffermarci sulle due figure umane, l'Uomo e la Donna, che sono al centro di tutta la disquisizione che ci porterà a comprendere meglio il nostro operare per la realizzazione della "Grande Opera".
L'Uomo oltre ad essere uno degli esseri sessuati della creazione, un principio universale, chiave di volta del mondo, testimone della creazione è destinato a regnare su di essa.
In tutti i casi l'Uomo è contemporaneo degli angeli, e poiché è detentore della scienza ed è stato creato a immagine di Dio, gli angeli si prosternano davanti a lui.
L'Uomo appare così al contempo un polo teogonico, una tappa della manifestazione del Sacro e il paradigma delle cosmogonie.
Da qui le due figure antropologiche, del Padre, analogo a questo punto al Dio supremo, e del Figlio, attraverso cui la spiegazione si dispiega.
In quanto Padre, egli è il vivente dell'Apocalisse, cioè l'Anziano il cui ruolo è quello di Maestro.
Così il Figlio dell'Uomo non è che l'espressione di ciò che è al contempo il primo momento dell'espressione del Padre, ma che è anche il niente (En).Il Figlio mostra il Padre, ed il Padre si rivela solo attraverso di Lui.
In quanto logos, egli è la luce prodotta dalla lampada dell'Anziano, il Cristo Solare dei Cabalisti cristiani, la potenza del Verbo si identifica così con Hochma, la seconda Sefirot dell'Albero della Vita.è ancora Vishnu che protegge la creazione e invia i suoi avatar alla fine del ciclo.
L'Uomo disinteressato, umile di cuore, dall'amore universale è al tempo stesso la chiave di volta del mondo."
Tutto il potere gli è stato dato sul Cielo e sulla Terra", perché egli è in relazione con il Padre all'inizio della creazione mediante l'espressione : "Io sono l'alfa e l'omega, dice il Signore Dio, egli è, era e viene, il Maestro di tutto" (Giovanni Apocalisse, 1 - 8 ), alla fine dei tempi per il fatto di essere anche l'omega della parusia, chiude così l'alfabeto del mondo.Vita di principio, principio dell'essere, l'Uomo è anche l'unità di due polarità che muovono i mondi.
La perdita di questa unità è una delle ragioni del persistere dei miti della caduta, della discesa, che ricompaiono nelle antropogenesi insieme ai loro corrispettivi, i miti della redenzione e dell'ascensione.Dopo l'espulsione dell'Eden, l'Uomo e la Donna sono destinati a fare l'esperienza della contraddizione, cioè della dualità in atto.
Nei primi tre versetti della Genesi leggiamo in filigrana l'indicazione per l'itinerario della risalita. (Dio disse "Ecco che l'Uomo è divenuto come uno di noi per conoscere il bene e il male" Genesi 3 - 22), si tratta dunque di recuperare l'Albero della Vita attraverso un percorso che all'Uomo verrà indicato .
L'unità perduta infatti è cominciata, sul piano dell'antropogenesi, con la polarizzazione voluta da Dio dell'Uomo universale.In un primo tempo egli lo aveva creato a sua immagine e somiglianza, il testo aggiunge "li creò Uomo e Donna", appena creata la Donna la coppia viene chiamata all'esperienza del male, del peccato e dell'esilio.Dopo la tentazione simbolica del serpente, l'Uomo si trova davanti a forze cosmiche tentatrici di cui è costretto a lottare per ritrovare l'equilibrio del Sé, requisito indispensabile per ogni iniziazione.
Questa risalita è il processo di tutte le reintegrazioni dell'Uomo nella sua regalità e di tutte le nozze, è il ritrovamento della sua condizione di androgino, tappa capitale delle iniziazioni, la figura ultima dell'Uomo universale, prima della sua manifestazione fisica.
E’ anche la trasfigurazione dell'Amore, l'unione cosmica dello Spirituale con il Creatore, l'Uomo è allora sulla via della regalità spirituale, le grandi figure teofaniche associano le alleanze al divino.
L'Uomo rigenerato, solare, fa allora da intermediario tra il modello angelico, quello delle gerarchie celesti, è la terra degli Uomini, che non è ancora una "terra di viventi", per questo occorre che l'Uomo sia ridiventato il Tempio stesso di Dio.Quanto abbiamo illustrato prima in sintesi è per l'Uomo, in quanto alla Donna essa nell'esoterismo ha sempre avuto una triplice funzione :Iniziatrice, Tentatrice e Madre Divina.
Essa è l'iniziatrice che dà accesso al sapere, le nove Muse ispiratrici di Esiodo illustrano il carattere femminile del sacro.
Iside svelata è la verità nuda che si mostra soltanto ai Maestri, la Sefira Binah nell'albero cabalistico ha il ruolo di matrice dell'universo, ma anche di una porta stretta tra le sue cinquanta porte, quella del destino e della legge, da cui dipendono il giudizio, la vita e la morte.
La purezza è la base di ogni iniziazione che l'accesso al regno stabile della divinità è possibile solo attraverso la prova di tale purezza.
La Donna ha questa funzione iniziatrice solo perché è una polarità dello stesso Dio, e a tale titolo è una struttura dotata di una essenza del mondo divino, esattamente come lo è l'Uomo.Le trinità delle teosofie esoteriche, fondamenti di tutte le cosmogenesi, vedono nella loro terza persona la madre che regge la ruota cosmica del tempo.
La caduta dell'umanità è cominciata dalla seduzione della Donna, e l'umanità conoscerà la redenzione finale attraverso la Donna.
"Essa ti schiaccerà la testa e tu gli ferirai il tallone”( Genesi 3 - 16 ) e fino a quando non ci sarà la redenzione il serpente ferirà il suo tallone.
E’ questa la seconda funzione della Donna, associata alle catene simboliche della caduta, della discesa, della materia e del male.
Si tratta del processo necessario dell'involuzione dello spirito, il serpente, dai molteplici adattamenti, rappresenta in questo caso l'energia cosmica, la ruota dello zodiaco che ferisce il tallone, ciò fa della Donna l'umanità, la vittima di energie che essa non sa controllare e la cui futura padronanza è pegno di salvezza.
Nel tantrismo gli obbiettivi sono precisamente la trasformazione della sessualità attraverso il risveglio e l'ascesa di Kundalini-Shakti, il Chakra coronario, chiamato Sahasrara.
Le nozze di Cana in cui l'acqua viene trasformata in vino, il Sigillo di Salomone che unisce il triangolo maschile al triangolo femminile, e l'ottenimento del Mercurio filosofale il cui segno planetario esprime l'unione del sole maschile con la luna femminile, l'eucarestia celebrata sotto le due specie del pane e del vino, mostrano che la scienza dei due principi è il filo di Arianna della tradizione esoterica.Applicata alla creatura umana, tale scienza esoterica, fa dunque delle nozze spirituali, alchemiche, al fine dell'evoluzione: lo stato androgino dei simbolismi, sono espressioni, ai diversi livelli di coscienza, dell'evoluzione umana.
La Donna è dunque un principio cosmico ed antropologico.
L'iniziazione comincia come l'involuzione ed attraverso di lei, si tratta di fare il cammino a ritroso.Si spiega così il duplice volto della Donna: Afrodite volgare e celeste per Platone, le tenebrose versioni occulte (Lilith ed Ecate), ma anche la loro antitesi magnificata nella vergine Iside.
Gli Dei hanno le loro paredre che traducono la loro potenza nell'ordine della manifestazione, le Sefirot stesse sono positive e femminili.
L'Uomo, archetipo al divino trascendentale, è analogo al Tutto in due sensi: in primo luogo perché è la vita del Tutto, poi perché ne esprime la Saggezza.
La risalita spirituale esige quindi il dominio del serpente e il senso di questo rinnovamento deve porsi sotto l'egida femminile.
La tradizione, così come il poeta, simboleggiano i tempi nuovi :"la Donna è l'avvenire dell'Uomo".
Il Carattere Esoterico dei Cavalieri Templari
L'Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone sorse a Gerusalemme ai tempi della Prima Crociata tra il 1118 e il 1119 e fino al 1128 i Cavalieri non presero parte ad alcun scontro di rilievo, evidentemente occupati in altre faccende.
Ricorderemo che prima di costituire l'Ordine Hugue de Payns, suo fondatore, aveva effettuato due misteriosi viaggi a Gerusalemme, accompagnato dal cugino Hugue de Champagne.
Risulta assai difficile poi credere che i nove Cavalieri del nucleo iniziale dell'Ordine fino al 1128 non si fossero preoccupati di aumentare le proprie fila per proteggere i pellegrini in Terra Santa.
Noi riteniamo, dai riscontri storici, che il motivo della loro aggregazione fosse un altro.I primi nove Cavalieri furono ricevuti da Re Baldovino II di Gerusalemme nel 1119, appena arrivati nella Città Santa chiesero come sede il Monte Moriah ove si trova il tempio del Signore, dove il re aveva da poco trasformato la moschea di Al-Aqsa in palazzo reale.Baldovino acconsentì, concedendo loro gran parte dell'antica moschea che divenne presto un cantiere aperto per le grandi opere di trasformazione e logistiche che subì in breve tempo.
Da quel momento i Cavalieri vissero, mangiarono, dormirono e lavorarono in questo luogo.Anzi, per quasi sette anni, non uscirono quasi mai e non lasciarono entrare alcun estraneo.
La loro chiusura all'interno del Monte Moriah - e la loro determinazione a volerlo come sede della Milizia - fa supporre che il loro obbiettivo fosse proprio quel luogo.
Questa ipotesi è rafforzata dal fatto che nel corso della loro permanenza i nove cavalieri vi effettuarono scavi piuttosto imponenti, cosa cercavano?, secondo molti l'Arca dell'Alleanza.
La vera funzione dei Cavalieri dunque era quella di effettuare ricerche per trovare reliquie e manoscritti che potessero contenere l'essenza delle tradizioni segrete del giudaismo e dell'antico Egitto.
Non vi è dubbio che essi riuscirono a portare a termine questa particolare missione e che le loro scoperte furono riportate nella tradizione orale dei circoli segreti dell'Ordine, l'architettura gotica che improvvisamente appare dopo il 1130 è il risultato tangibile delle loro ricerche.
Il profondo significato esoterico dell'Ordine è da ricercare nei sette anni di permanenza dei nove cavalieri in Terra Santa e nei due precedenti viaggi effettuati da Hugue de Payns, ed è colto proprio in questo periodo, in cui vi fu un intenso scambio culturale anche con gli Arabi ed in particolare con le loro istituzioni iniziatiche (Sufi e Assassini).
Grazie al loro isolamento, sorsero in seno all'Ordine orientamenti di origine cabalistica, gnostica ed alchemica, che arricchirono sempre più il loro patrimonio esoterico, consacrando i Templari come il supporto visibile della tradizione iniziatica in occidente.
Influenze alchemiche, d'altronde, si possono riscontrare nel carattere più appariscente dell'Ordine del Tempio, la simbologia.Lo stendardo di combattimento dei Cavalieri, il baussant, ad esempio, era composto di tre colori, a tutti noti: il bianco (Albendo), rappresenta la purezza oppure (in chiave alchemica) lo stadio di risveglio alla luce; il nero (Nitrendo), la forza oppure l'anima addormentata; la croce di colore rosso (Rubendo), indicante la vita oppure la conquista dell'illuminazione interiore.Concludendo la sintesi,ricordiamo l'Ordine del Tempio come l'antesignano dei movimenti iniziatici moderni.
Il Cavaliere Templare basato sulla figura del monaco guerriero, assommava poteri temporali e spirituali, proponendo l'esempio di una organizzazione soprannazionale ed aristocratica, richiamandosi alla biblica figura di Melchisedek, re e sacerdote allo stesso tempo.
Il Cavaliere Templare non è scomparso il 18 Marzo del 1314, egli è sopravvissuto occultandosi sotto vesti diverse e anche se ha continuato a operare secondo i dettami ortodossi dell'Ordine in seno a società mutanti è riuscito a tramandare lungo i secoli e sino ai nostri giorni quella scienza che nessuna inquisizione, sia religiosa che politica, è riuscita ad annientare.
Noi dimostreremo in maniera sintetica e semplice che gli insegnamenti dei Cavalieri del Tempio sono tutt'oggi validi ed applicabili a società tecnologicamente avanzate, la ricerca di una maturazione interiore consente all'Uomo un raggiungimento di uno stato spirituale tale da avvicinarlo sempre di più verso il Padre.

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